Le sigarette elettroniche usa e getta o Puff sono dispositivi pensati per offrire un’alternativa temporanea al fumo tradizionale o a dispositivi di vaping più permanenti. Nonostante la loro crescente popolarità, molte persone non sono completamente consapevoli di come sono fatte e come funzionano.
Come sono fatte
Come ci suggerisce la parola “usa e getta”, sono dispositivi compatti progettati per un utilizzo immediato e breve, senza la necessità di manutenzione o ricarica. Questi dispositivi sono costituiti da tre componenti principali che lavorano insieme per produrre vapore da inalare:
- batteria: funzionano attraverso una piccola batteria, generalmente agli ioni di litio, che è incaricata di fornire energia elettrica necessaria per il funzionamento del dispositivo. Queste batterie sono ottimizzate per durare fino al completo consumo del liquido contenuto nella cartuccia, garantendo che non ci sia spreco di materiale. Non essendo ricaricabili, le batterie sono sigillate all’interno del corpo del dispositivo;
- atomizzatore: composto da una resistenza elettrica (bobina) e da un meccanismo di riscaldamento,entra in funzione quando l’utente tira una boccata. Nello specifico, la batteria attiva l’atomizzatore, che si riscalda rapidamente per vaporizzare il liquido che entra in contatto con la bobina. Questo processo trasforma il liquido in vapore, permettendo l’inalazione attraverso il beccuccio del dispositivo;
- cartuccia: pre-riempita con il liquido da vaporizzare, può contenere vari ingredienti come glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi e nicotina, a seconda della formulazione. Le cartucce sono progettate per essere a prova di perdite e sono saldamente attaccate all’atomizzatore per garantire un efficace trasferimento del liquido senza rischi di fuoriuscite.
Questi componenti sono alloggiati in un corpo di plastica o metallo, spesso colorato o decorato con diversi motivi estetici.
Qual è il loro impatto ambientale
Ogni dispositivo contiene componenti elettronici e una batteria agli ioni di litio, entrambi problematici quando non smaltiti correttamente. Questi materiali possono rilasciare sostanze tossiche che inquinano il suolo e le acque, rappresentando un serio rischio per gli ecosistemi naturali. Inoltre, essendo usa e getta implica un elevato consumo di risorse, inclusi metalli e plastiche, che contribuiscono all’esaurimento delle risorse naturali e all’incremento della produzione di rifiuti. Oltre alle norme sulla salute, infatti, cresce l’interesse per le regolamentazioni ambientali: alcune proposte legislativa cercano di imporre ai produttori la responsabilità di gestire il fine vita dei dispositivi, promuovendo programmi di riciclo o riducendo la produzione di componenti non riciclabili.Per mitigare questi impatti, infatti, è fondamentale promuovere una maggiore responsabilità ambientale sia tra i produttori che tra gli utenti, incentivando pratiche di smaltimento corrette e considerando alternative più sostenibili.
Come sono regolamentate
In Italia, le normative sono strettamente regolate per garantire la sicurezza e la salute pubblica. Questi dispositivi rientrano sotto il controllo del Ministero della Salute e sono soggetti alla legislazione italiana in materia di prodotti del tabacco e simili. L’età minima per l’acquisto e l’utilizzo di sigarette elettroniche è fissata a 18 anni. Inoltre, è proibito l’uso di sigarette elettroniche in spazi pubblici chiusi, analogamente al divieto imposto per il fumo tradizionale. La normativa italiana impone anche restrizioni sulla vendita di liquidi, inclusi limiti sui livelli di nicotina e la proibizione di alcuni aromi che potrebbero attirare i giovani. In aggiunta, devono garantire che tutti i prodotti rispettino gli standard di sicurezza e qualità europei e siano correttamente etichettati per informare i consumatori sui contenuti e sui rischi potenziali.
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