Jennifer un nome protagonista nel panorama del cinema horror dai ’70 ad oggi.
Si dice che nel nome sia scritto il proprio destino e che esso contenga significati profondi e arcani legati al carattere o all’anima della persona che lo possiede.
Senza dubbio il nome Jennifer, attribuito a personaggi femminili o come nome proprio di attrici è stato un protagonista del cinema horror nel corso degli anni.
Partendo dal significato etimologico del nome notiamo che Jennifer è la variante inglese di Ginevra e significa “luminosa tra gli elfi” e questo ci porta immancabilmente alla mente la Jennifer per eccellenza, sì proprio lei la ragazza delle mosche, la Phenomena di Dario Argento, la più luminosa di tutte, sempre bianco vestita sullo schermo dà vita ad un’eroina adolescente pulita fuori e dentro (anche quando galleggia in una melma di liquami, vermi e teschi ).
Dotata di uno straordinario potere che la predispone ad un legame empatico e telepatico con tutti gli insetti Jennifer è l’adolescente “diversa” nel positivo, vittima di derisione e pesanti battute da parte delle compagne collegiali e presa di mira dalla direttrice che ne intuisce una potenziale e sicura minaccia.
Jennifer è l’altra “CARRIE”, che difende e non perde mai la propria integrità morale ed usa i suoi poteri senza alcuna malizia e malvagità ma solo per fare giustizia.
Tuttavia un vero regista non può accontentarsi di un solo lato della medaglia e cosi troviamo una nuova JENIFER ( questa volta privata di una enne ) – ISTINTO ASSASSINO (2005) nell’espisodio diretto da Dario Argento per la prima stagione della serie televisiva “MASTER OF HORROR” ispirata al fumetto anni ’70 CREEPY.
Questa volta Jenifer (Carrie Flaming) non è piu’ adolescente, non è piu’ bella, non è più ingenua e non è più buona; la protagonista infatti è una donna dal viso sfigurato e deforme su un corpo bellissimo e sexy che seduce uomini felicemente sposati e li trascina in un tunnel di malata perversione sessuale fino alla perdita di ogni cosa: lavoro , famiglia, colleghi, amici spingendoli all’isolamento più estremo fino a quella cieca follia che richiede un inevitabile atto di morte.
JENIFER è la metafora dell’istinto umano più estremo, capace di salvarci in ogni situazione oppure di uccidere senza pietà alcuna, è un viaggio senza sogni e giustificazioni nel mondo dominato dalle forze di eros e thanatos, è quel limite indefinito ed ingestibile che separa la bestia animale dalla bestia umana.
Altro corpo messo al servizio della seduzione è quello della stratosferica Megan Fox in “JENNIFER’S BODY” (2009) di Karyn Kusama.
Qui ci troviamo in un contesto decisamente teen movie. Jennifer alterna pratiche seduttive e sessuali ad improvvisi istinti cannibalici portando alla morte le sue vittime. Il film non propone nulla di nuovo e mette in atto la tipica morale puritana se fai sesso muori.
E parlando di corpi seducenti ed esteticamente perfetti facciamo un salto nei primi anni 70 con la pellicola del filone giallo-thriller “PERCHE’ QUELLE STRANE GOCCE SUL CORPO DI JENNIFER?” (1972) diretto da Giuliano Carnimeo.
Il nome della protagonista è Jennifer, il corpo è quello di Edwige Fenech e solo questo basterebbe a rendere il film degno di visione.
Ma Jennifer è anche il nome di una vittima e carnefice nel rape and revenge “NON VIOLENTATE JENNIFER” (I SPIT ON YOUR GRAVE) 1978, diretto da Meir Zarchi.
Jennifer è oggetto di uno stupro di gruppo che si consuma in più tappe e anche durante la sua tentata fuga in un bosco, dove il suo corpo massacrato viene lasciato esamine.
Dopo aver ripreso le forze la giovane mediterà vendetta dando sfogo a tutta la rabbia e la frustrazione ed infliggendo agli stupratori torture, evirazioni e morte.
Me le Jennifer che hanno dato voce e corpo a figure iconiche del cinema horror sono molte; come non ricordare “SUSPIRIA” (1977) ed il mitico arrivo in taxi all’Accademia di danza di Friburgo di Susy Benner la studentessa ballerina di Suspiria interpretata da Jennifer Harper o le contorsioni acrobatiche al limite di tutte le leggi gravitazionali di Jennifer Carpenter in “L’ESORCISMO DI EMILY ROSE” (2005) diretto da Scott Derrickson.
E ancora Jennifer Lawrence protagonista del thriller-horror “HATE-LA CASA IN FONDO ALLA STRADA” (2012) , diretto da Mark Tonderai.
Da ricordare anche il film “JENNIFER” del 1978, diretto da Brice Mack in stile Carrie presenta una protagonista appunto Jennifer (Lisa Pelikan) che possiede una straordinaria capacità di comunicare con i serpenti.
E qui si chiude il cerchio dalla prima Jennifer delle mosche alla Jennifer dei serpenti.
A questo punto oserei affermare che più che “luminosa tra gli elfi” la Jennifer cinematografica sia “luminosa tra gli animali“.