Chi l’ha detto che in Italia una laurea vale meno di un buon diploma? In particolar modo se si sceglie di investire in una formazione accademica STEM, ovvero nelle facoltà di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, il posto di lavoro è garantito.
A dirlo è un rapporto dell’OCSE, Education at glance 2019, che sottolinea che chi consegue il titolo in questi ambiti ha un tasso di occupazione in linea con la media mondiale, mentre per le discipline più popolari da noi – ovvero quelle umanistiche – la percentuale è più bassa.
Anche secondo il World Economic Forum tra i profili emergenti per il prossimo quinquennio nel mercato del lavoro ci saranno in particolare soggetti dell’universo STEM. Ma c’è di più!
Secondo uno studio della fondazione Deloitte, il 23% delle aziende ha cercato laureati STEM, senza trovarne con le competenze adeguate per assumerli.
Lo stesso studio mostra anche un problema di genere: solo uno studente su 4 sia di sesso femminile, nonostante i docenti non riscontrino gap nelle performance. Però, si sa, ci sono tanti stereotipi difficili da superare! Se ancora non foste convinti sull’importanza di una formazione per trovare lavoro i dati Istat parlano chiaro: dopo la laurea la probabilità di trovare un impiego cresce in maniera esponenziale.
Quindi, in questo tempo di crisi una buona idea potrebbe essere quella di investire in una laurea scientifica, in modo da impiegarsi o reinventarsi a livello lavorativo in maniera soddisfacente.
Se hai provato a iscriverti ma gli impegni che hai – un lavoro, dei figli, una famiglia – non ti consentono di proseguire il corso di studi, potresti decidere di prendere una laurea telematica: oggi sono tantissimi gli atenei che sono riconosciuti dal Miur, come Unicusano.
L’università online ha il grande vantaggio della flessibilità: è possibile seguire le lezioni in videoconferenza quando riusciamo a farlo, sono infatti disponibili sulla piattaforma 24 su 24.
Inoltre, è possibile scaricare tutto il materiale didattico sempre dalla stessa piattaforma, senza perdere giornate tra biblioteche e fotocopie. Per sostenere gli esami – fatta eccezione per questo periodo di emergenza Covid, durante il quale anche gli atenei tradizionali stanno utilizzando soluzioni telematiche – ci si reca in genere nella sede più vicina a casa nostra, senza dover affrontare viaggi infiniti da pendolare o fuorisede.
In questo modo il programma di studi sarà personalizzato al 100% e assolutamente in linea con i nostri impegni. Le offerte delle università telematiche sono davvero variegate, sia per lauree triennali che magistrale, oltre che numerosi master, soprattutto non mancano le laure Stem!
La domanda a questo punto sorge quasi spontanea: quanto mi costa l’università telematica? Si sa, le spese per mandare avanti tutto sono tante e non tutti vorrebbero intaccare le proprie finanze.
Niente paura, la retta annuale per l’università telematica non è molto più alta rispetto a quella tradizionale, l’unica differenza è che non varia a seconda dell’Isee, ma si possono prevedere delle convenzioni.
Inoltre, non sosterremo spese di trasporto per raggiungere la facoltà, ma il risparmio più grande – probabilmente – è quello sui manuali: infatti, il materiale didattico sarà fornito per vie telematiche e non dovremo acquistare innumerevoli libri che poi prenderanno polvere su una mensola.