Prezzi ram finalmente in discesa ?

Prezzi ram finalmente in calo ? Il 2017 non è stato proprio un anno fortunato per gli appassionati di elettronica. Molti fattori tra cui anche il mining e il boom dell’aumento delle memorie negli smartphone, hanno influenzato in maniera negativa il mercato dei componenti hardware, portando così un’innalzamento spropositato della maggior parte dei componenti.

In particolar modo i produttori di chip – Samsung, Micron, ecc. – possono stappare il miglior champagne che hanno in fresco quest’anno perché secondo le stime di IC Insights il mercato è cresciuto del 74%, il tasso più alto da 23 anni a questa parte.

Prezzi ram finalmente in discesa ?

 

Gli incentivi guadagni sono scaturiti dall’incremento del costo delle memorie RAM, negli ultimi 18 mesi infatti l’incremento dei prezzi delle ram è salito del 200%. Tutti questi aumenti hanno portato la maggior parte degli appassionati a risparmiare su alcuni componenti della propria build per non sforare il proprio budget.

Reuters rileva che i prezzi sono in calo per i chip di memoria high-end e sono scesi del 5% nel quarto trimestre del 2017. Inoltre, alcuni analisti prevedono che il tasso di crescita delle vendite diminuirà di oltre la metà quest’anno al 30%.

Secondo PC gamer:

"I chip di memoria probabilmente vedranno un graduale calo dei prezzi nel 2018 
se la domanda rimarrà forte e l'appetito dei severs", ha detto a Reuters 
l'analista di Yuanta Securities Korea Lee Jae-yun."

Il prezzo potrebbe diminuire grazie al calo delle attività di mining e grazie ai calcoli errati da parte delle compagnia di Hardware. Infatti molti produttori per via del mining hanno prodotto un quantità di componenti superiore all’effettiva richiesta,  per riuscire a smaltire la grande, le aziende abbasseranno il prezzo del mercato, come è già capitato con e GPU.

Il rapporto, tuttavia, ha continuato a prevedere che la domanda sarebbe ulteriormente diminuita nel 2018, fino al 30%.

Le azioni di Samsung sono scivolate del 7,5% nei primi giorni del 2018, mentre le azioni della rivale SK Hynix sono diminuite del 6,2%.

Gli smartphone sono in gran parte i colpevoli per l’aumento dei prezzi dei chip di memoria, in quanto rappresentano circa un terzo del mercato globale. Non sorprende che i produttori di smartphone siano anche quelli che fanno pressioni sui fornitori per abbassare i prezzi. Speriamo che abbiano successo.

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