L’ammiraglia della serie mid level marchiata XFX, riuscirà a contrastare il dominio di Nvidia?

A pochi mesi dal lancio delle Polaris 10, le schede che dovrebbero segnare l’inizio della svolta da parte della casa rossa di Sunnyvale, ci troviamo quest’oggi davanti al modello di punta di AMD, la RX 480 con 8gb di memoria GDDR5. Le aspettative sono tante, la voglia di rivincita rispetto l’anno scorso è forte.

Sarà riuscita nell’impresa AMD, con Polaris 10 a sfornare un prodotto valido in full HD, che vada a correggere i difetti della precedente generazione?

Introduzione: Cosa è Polaris 10

 

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Polaris 10 è la nuova architettura sviluppata da AMD, architettura che mira in primis a portare un netto miglioramento in merito ad efficienza e consumi, grazie al nuovo processo di produzione FinFET di Samsung a soli 14nm.

 

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Le altre migliorie portate grazie a questa nuova architettura, basata sulla quarta generazione GCN introdotta dalla serie Southern Island prima, seguita dai chip Sea Island (Hawaii), migliorata con la terza generazione Tonga e Fiji, sono giunte al loro massimo splendore con la serie Polaris 10 e Polaris 11 con le RX 460.

Le migliorie non si fermano qui, infatti AMD ha deciso di guardare al futuro, puntando molto all’async compute ed al supporto DX12 unito alle nuove api Vulkan (che vedremo come si comporterà la scheda). Altra cosa importante, AMD non ha lasciato nulla al caso, infatti con i miglioramenti effettuati, ha decisamente migliorato il supporto per visori VR al fine di massimizzare fluidità e diminuire latenza.

 

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Grazie alla riduzione del processo produttivo FinFET a 14nm, è stato possibile concentrare in uno spazio quasi dimezzato, una quantità di processori grafici simile a quella della R9 390, con consumi notevolmente inferiori.

GPU Radeon RX 480 (Polaris 10) Radeon R9 390 (Grenada Pro) Radeon R9 290 (Hawaii Pro)
Compute Unit 36 40 40
Stream Processors 2304 2560 2560
Freq. base 1120MHz 1000MHz <947MHz
Freq. boost 1266MHz N/A N/A
GFLOPs (Base Clock) 5161 5120 4849
Unità Texture 144 160 160
Texel Fill Rate 182.3 GT/s 160.0 GT/s 152 GT/s
Bus 256-bit 512-bit 512-bit
Freq. memoria 8 GB: 8 Gb/s
4 GB: 7 Gb/s
6 Gb/s 5 Gb/s
Bandwidth 256 GB/s 384 GB/s 320 GB/s
ROPs 32 64 64
Cache L2 2MB 1MB 1MB
TDP 150W 275W 250W
Transistor 5,7 miliardi 6,2 miliardi 6,2 miliardi
Dimensione die 230mm² 438mm² 438mm²
Processo produttivo 14nm 28nm 28nm

 

Come si presenta la XFX RX 480 GTR:

La scheda arriva ovviamente ben imballata all’interno della scatola. Presente sul davanti un’immagine rappresentativa della scheda, con i vari logo caratteristici XFX, tra cui il logo Black Edition.

Altre features sono visibili, come VR Ready, DX12, HDR Ready, ingressi video e così via.

 

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Sul retro della scatola è invece presente una spiegazione (in inglese) del sistema di raffreddamento con le features del dissipatore che andremo a vedere. Interessantissimo l’hard swap fan, che altro non è che la possibilità di smontare le ventole e sostituirle, volendo, con altre a led, acquistabili su vari e-shop tra cui Eprice ed Amazon. Colori disponibili: Rosso, Blu e Bianco.

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Aprendo la scatola, ci troviamo davanti la classica scatola di cartone con inciso il logo XFX in rilievo come da tradizione.

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Proseguendo l’apertura, notiamo che il cartone si divide in due parti. La prima, contiene cavi di alimentazione e cd con i driver, la seconda ci porta alla scheda.

Troviamo anche una piccola brochure per info sull’installazione e garanzia XFX che, ricordiamo, risulta essere di 3 anni sulle parti hardware + 2 anni sulle ventole per un totale di 5 anni.

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Estratta la scheda dalla busta antistatica che la protegge, ci troviamo davanti la scheda nella sua interezza. Apprezziamo la cura di XFX, che ha provveduto a rivestire interamente la scheda con plastica adesiva.

 

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Notiamo il profilo della scheda, che risulta avere uno spessore di 2 slot. Qui è possibile osservare il grande logo XFX, che risulterà essere illuminato a led di colore bianco.

Molto ben fatto il dissipatore, vedremo più avanti se riuscirà ad essere sufficientemente dimensionato.

Sul connettore, è presente un led blu per indicare se ci son problemi di alimentazione. Imponenti le dimensioni della scheda: 28cm di lunghezza, 12,4cm di larghezza e 4cm di spessore.

 

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Sulla scheda è presente un bellissimo backplate in metallo, in colore nero opaco. Molto accantivante il dettaglio del contrasto tra nero opaco e lucido per il marchio XFX. Notare la presenza dei sigilli da parte di XFX, la rimozione causerà la perdita della garanzia. Per questo motivo, non possiamo mostrarvi “a nudo” il pcb.

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Le uscite video di questa scheda sono ben 5: 3 display port, 1 DVI Dual link ed una HDMI 2.0. Notiamo che anche qui XFX non lascia nulla al caso, incisioni XFX anche qui.

 

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Rimuoviamo le pellicole che rivestono la scheda e ammiriamola nel suo splendore. Davvero molto bello il contrasto della scheda, con il nero opaco e nero lucido come sul backplate.

 

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Come già annunciato prima, ecco il dettaglio sull’hard swap delle ventole che consentono una pulizia rapida del dissipatore dalla polvere per la manutenzione, e la loro sostituzione con quelle a led.

 

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Avendo un connettore ad 8 pin, il pcb è di tipo custom. XFX ha voluto spingere ben bene la scheda già con parametri stock rispetto la reference.

Si passa da 1266mhz del modello reference, a 1338mhz per il core, oltre 70mhz di overclock, invariate invece le memorie.

 

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Piattaforma di test

I test verranno eseguiti su un sistema operativo Windows 10 64 bit con le seguenti specifiche tecniche:

CPU: i7 4790k a 4.00ghz

Ram: 2x8gb G.skill Ripjaws X a 2200mhz CL12

Scheda madre: Z97M OC formula AsRock

Alimentatore: EVGA G2 850w Gold

Case: CoolerMaster Mastercase Pro 3

Temperatura ambientale d’esercizio dei test 23 gradi

Versione driver: Crimson 16.11.4

Benchmark sintetici

Utilizzeremo come piattaforme di test il classico 3D Mark Firestrike 1.1 ed l’Unigine Heaven 4.0, anche se, notoriamente, non è un benchmark adatto alle piattaforme AMD.

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Le ventole sono state tenute con profilo originale per tutta la durata del test.

Temperature registrate:

Idle: 50° (grazie al profilo 0db) che ferma le ventole sotto una certa temperatura

Load max: 71° con rotazione max 1700rpm circa.

Da segnalare che le ventole con profilo stock sono molto silenziose.

Il risultato è in linea con le aspettative della scheda, assolutamente niente male.       Adesso proviamo la scheda in overclock. Eseguiremo due sessioni di overclock, una di tipo daily ed una in oc spinto.

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In questo caso, abbiamo portato la scheda a 1405mhz sul core e 2130mhz sulle memorie senza toccare i voltaggi. Ottimo margine di overclock per un daily. Pressochè invariate le temperature, aumentate di appena 1 grado e di 100rpm sulle ventole. Ottimo.

I risultati di benchmark sono disponibili qui.

Non contenti, abbiamo cercato di overcloccare la scheda al suo limite visto gli ottimi incrementi ottenuti.

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Assolutamente un risultato di tutto rispetto. Un aumento finale del 9% che va a migliorare molto le prestazioni. Le frequenze raggiunte sono state ben 1440 mhz sul core e 2140mhz sulle memorie. Le temperature sono state questa volta di 74 gradi di picco con ventole al 100% a causa dell’aumento di powerlimit e voltaggi. I risultati di benchmark dettagliati sono disponibili qui.

Passiamo alla seconda parte di benchmark, quello basato su Unigine Heaven 4.0.

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I risultati ottenuti sono in linea con questa scheda. Non ci aspettavamo grandi cose visto che Unigine Heaven non è mai stato un benchmark pro-AMD.

Con la scheda in overclock daily, i risultati sono stati evidenti, con un aumento del 7%. Niente male.

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Spingendo al suo massimo potenziale la scheda, i risultati sono variati di poco, probabilmente a causa del benchmark che non riesce a rendere quanto deve con schede AMD. Andando a modificare voltaggi e power limit i consumi crescono di parecchio, così come le temperature, come potete vedere qui sotto.

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I consumi registrati a monte dall’alimentatore, sono soddisfacenti.

  • Scheda idle: 72w
  • Scheda stock load: 254w
  • Scheda OC daily load: 266w
  • Scheda OC max + overvolt load: 318w

Netti miglioramenti sul comparto efficienza da parte di AMD li abbiamo visti. Almeno fino a quando non si iniziano a toccare i voltaggi, da quel momento i consumi aumentano parecchio. Abbiamo visto i benchmark sintetici, testiamo adesso la scheda nei giochi.

GTA V

Il primo gioco che andremo a testare, si tratta di GTA V. Uno dei giochi piu famosi e giocati nell’anno in corso. Di seguito vi riportiamo le impostazioni utilizzate.

Abbiamo praticamente maxato il gioco in full hd, ottenendo i seguenti risultati.

Il gioco risulta fluido, seppur con qualche fastidioso e sporadico drop. Scarso il rendimento della scheda in overclock. Con qualche piccolo accorgimento sui filtri/texture, il gioco risulta molto stabile e godibile ad oltre 60 frame.

Tom Clancy’s The Division

Questo gioco, sviluppato da Massive Entertainment e prodotto da Ubisoft, fornisce un benchmark integrato per il test delle prestazioni, e risulta uno dei giochi più apprezzati nell’anno in corso.

In questo caso, il benchmark integrato rispecchia in maniera veritiera l’effettiva esperienza di gioco. I test sono stati effettuati in risoluzione 1920 x 1080 con preset ultra.

Scheda stock:

stock

Scheda OC:

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I risultati sono ottimi, è possibile vedere come il gioco risulti decisamente giocabile con tutti i dettagli settati al massimo. Scarso invece l’incremento in overclock anche in questo gioco segno che la scheda rende già molto bene con il clock di fabbrica.

Rise Of The Tomb Raider

Questo gioco, introduce la nuova DX 12, per avere una visione più chiara, i benchmark verranno effettuati utilizzando sia le DX 11, sia le DX 12, a stock ed in overclock.

Nonostante il benchmark integrato, abbiamo deciso di effettuare test in game per rendere il test più veritiero possibile.

Vi riportiamo le impostazioni grafiche utilizzate.

Analizziamo i risultati ottenuti in DX11. Assolutamente ben giocabile, frame molto stabili con scheda a stock, pochi benefici in OC. Alcuni rarissimi cali, ma non rovinano assolutamente l’esperienza di gioco.

Analizzando il grafico ottenuto in DX12, possiamo vedere come i frame siano molto simili, è decisamente superiore in questo caso però, la resa in overclock della scheda. Gli fps massimi sono aumentati in entrambi i casi. I minimi sono più bassi a causa anche questa volta, di piccolissimi drop. Molto bene l’esperienza di gioco.

 

Doom (2016)

In questo gioco, sono state implementate le nuove Api Vulkan che assicurano miglioramenti rispetto le OPEN GL 4.5 in ambito framerate e fluidità di gioco. I dati sono decisamente confortanti per AMD che, sulla carta, ha ottenuto risultati incredibili.

Abbiamo maxato il gioco in full hd, i settaggi utilizzati, sono i seguenti.

Analizziamo i risultati ottenuti: In OpenGL la scheda si dimostra all’altezza delle aspettative, frame molto stabili, e picchi oltre i 160 frame. Scarso anche in questo titolo, il rendimento in oc con queste API, appena 2 frame medi di differenza. Vediamo con Vulkan invece.

Con Vulkan la musica cambia radicalmente. I frame medi hanno ottenuto un boost non indifferente, ben il 33% con scheda frequenze stock ed addirittura il 46% con scheda in overclock! Con queste Api i risultati sono incredibili, è riuscita a portare i già elevati 165 frame di picco delle api OpenGL, ad addirittura 228 con Vulkan! Margini incredibili, ben il 38% in più di picco.

Battlefield 4: online

Questo gioco, creato da DICE, utilizza un motore grafico Frostbite, tra i migliori in attualmente in commercio. In questo caso è stata utilizzata la modalità online, calcolata su una partita da 32 player con una durata di 15 minuti per test, ogni test eseguito sullo stesso server e persone invariate facendo gli stessi percorsi. Questo gioco supporta API grafiche Mantle, che abbiamo utilizzato.

Le impostazioni utilizzate sono le seguenti:

Analizzando il grafico, è possibile vedere come con scheda a stock, si riesca ad avere 60 fps medi. Diversamente da quanto ci si aspetti, ci sono diversi e frequenti drop, che influenzano negativamente l’esperienza di gioco. Il tutto invece migliora decisamente overcloccando la scheda, invariati i minimi, ma i medi ottengono un boost considerevole, ben il 26% e migliorano nettamente l’esperienza di gioco. Modificando qualche parametro, è possibile migliorare nettamente i minimi.

Mirror’s Edge Catalyst

Non soddisfatti dei risultati ottenuti con Battlefield 4, abbiamo deciso di testare Mirror’s Edge, un gioco prodotto anche stavolta da DICE e rilasciato sul pc da Origin.

Anch’esso con motore grafico Frostbite. Andrà meglio del precedente Battlefield 4?

Le impostazioni grafiche utilizzate sono le seguenti:

I risultati ottenuti questa volta sono confortanti, il gioco risulta godibile e molto fluido. Ben oltre gli 80 fps medi, con la scheda in overclock ha raggiunto una media di 95 fps con un incremento dell’8%.

Considerazioni finali

La recensione di questo gioiello marchiato XFX è terminata, sono rimasto molto colpito dai miglioramenti che AMD è riuscita ad integrare sul discorso consumi e temperature, eccellente il sistema di dissipazione XFX, che risulta adeguato e silenziosissimo in ogni situazione.

Sorprendenti le prestazioni in DX12, e Vulkan che, essendo il futuro dello sviluppo dei nuovi giochi, sarà sicuramente un buon investimento sul medio-lungo termine.

Decisamente interessante la garanzia 3+2 anni da parte di XFX, 3 anni per componenti hardware e 2 anni sulle ventole, per un totale di 5 anni, che rendono assolutamente appetibile questa scheda, unita a clock standard molto elevati.

Il prezzo di mercato attualmente di questa scheda è di circa 300€ e va a posizionarsi contro la rivale Nvidia GTX 1060 6Gb in versione custom.

Per i motivi espressi, conferiamo il nostro massimo conferimento, 5/5 stelle.

 

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