Con la recente presentazione della RAM DDR4 sapete davvero cosa è cambiato tra le due tecnologie ? Oggi andremo a fare un confronto DDR3 e DDR4 cercando di chiarivi le idee
A parte le sottilissime differenze estetiche che ci sono tra le DDR3 vs DDR4, le ddr4 hanno ben 288pin, confronto i 240pin delle ddr3. Ed un foro diverso il che le rende, ovviamente, incompatibili tra loro. Oltretutto il voltaggio delle ddr4 è nettamente piu basso, si parla di 1.2v anzichè 1.5v delle ddr3 classiche. Le future ddr4 saranno invece le DDR4L che avranno tensione operativa di 1,05v quindi ancora piu basse.
Che beneficio possiamo trarre dalla modifiche della tensione ?
Sicuramente per prima cosa un notevole risparmio energetico per le soluzioni business/server che richiedono configurazioni estese con molti banchi di ram, e/o aziende con parco macchine esteso. Calando voltaggi e consumi quindi, comporta una dimuzione anche delle temperature.
Arriviamo ad un punto molto importante oltre quello dei voltaggi, le frequenze.
Come è possibile osservare, le frequenze delle ddr3 partono da molto piu in basso per spingersi a frequenze di punta piu basse delle ddr4.
Modelli top di punta come le Corsair Vengeance raggiungono frequenze di 3000mhz con cas latency (che per convenzione chiameremo CL) relativamente bassi.
Le frequenze più alte indicano che un banco di ram è più veloce?
Assolutamente NO. Spieghiamo perchè.
Non sempre frequenza più alta implica necessariamente performance migliori, cercherò di spiegarlo in maniera abbastanza semplice. I parametri da considerare per l’acquisto di moduli ram sono prettamente due da considerare, le frequenze e i CL.
I CL o latenze, si tratta del numero dei cicli di clock che passano da quando un’istruzione è data, a quando termina ed i dati sono disponibili, e questa è INVERSAMENTE PROPORZIONALE alla frequenza. Se è pur vero che frequenze maggiori offrono più banda passante, questi devono fare i conti con le latenze, che crescono esponenzialmente all’aumento di frequenza. Prendiamo in esempio questo grafico preso dal sito Anandtech.
Questo è un esempio sulle ram ddr3, ma è per farvi capire che spesso il miglior rapporto frequenza/latenza si ottiene combinando latenze basse e frequenze alte
XMP: Cosa è, a cosa serve
Ormai praticamente tutte le tipologie di ram, hanno delle certificazioni chiamate XMP, (Extreme Memory Profile) molto spesso i produttori ne associano un solo tipo, altri addirittura due. Sono in pratica, dei profili appunto, dove consentono di poter settare, in maniera del tutto SICURA, profili di overclock di fabbrica sulle ram. Quali sono i benefici? sicuramente una maggior banda passante, ricordiamoci però quanto detto prima, bisogna avere un buon rapporto frequenza/latenza.
Attenzione però, non tutti i profili possono essere letti in XMP dalle schede madri!
Diciamo che kit ad alte performance con profili XMP, con frequenze molto alte, tipo (per ddr4) kit da 3000mhz, o kit da oltre 2400mhz (per le ddr3), per schede madri di fascia medio-bassa, possono non essere letti correttamente. Ovvero, se acquisto un kit da 2400mhz ddr3, e lo abbino ad una scheda madre h81 che non supporta il profilo xmp a 2400, esso verrà letto a 1333mhz (che è la frequenza di riferimento nel caso delle ddr3) o, altrimenti, a 1600mhz CL9 in xmp (profilo XMP certificato nel 99% dei moduli ram).
Ricapitolando: va bene acquistare kit ad alte frequenze, MA bisogna PRIMA controllare se la scheda madre su cui andremo a montarli sono in grado di gestirle, per non ritrovarci con un kit ad alte prestazioni “castrato” dalla scheda madre.
Considerazioni personali
Ci tengo a precisare una cosa, il discorso frequenza/latenza e capacità delle ram è un discorso che è fine a se stesso, non aspettatevi che sostituendo magari le ram su un pentium otterrete grandi benefici in termini di velocità, le differenze, spesso, sono così risicate che non si notano nell’ambito quotidiano (spesso fatto di applicazioni leggere e navigazione), ma ha ben altro senso se si parla di ambiti business o gaming. Con budget risicati, si ottengono notevoli benefici in più, se si utilizza un processore più potente anzichè un altro.
- Certificazione Intel XMP-ready e AMD Ryzen
- Funzionalità Plug N Play
- Auto-overclock fino alla velocità nominale più alta prevista dal BIOS di sistema
Questo vuol dire che la frequenza ram, e la tipologia ddr3 o ddr4 che sia, non è un motivo giustificabile per rendere un acquisto valido anzichè un altro. E’ preferibile quindi puntare più in alto sul discorso cpu, anzichè prendere tipologie di ram più spinte sacrificando componenti più importanti come cpu, alimentatore o scheda video.
Per le ddr3, come consiglio personale, vi posso dire che delle Corsair Vengeance Pro 2400 CL11 possono essere una buona alternativa. Altrimenti anche delle 1866.
Per le ddr4 invece, sono buone sul rapporto qualità/prezzo le Corsair Vengeance da 3000mhz CL15.
Sul quantitativo, ad oggi, vi consiglio di restare sui 16gb, non andrei oltre per un uso medio. Ovviamente per chi lavora con programmi specifici o con macchine in virtuale, quantitativi di ram più alti sono necessari.
Menzione dovuta: Le APU AMD rendono meglio con ram ad alte frequenza, consiglio frequenza almeno di 2133mhz.
Alla prossima Pillola di Tech!