La pandemia di Covid-19 ha introdotto il new normal, una situazione del tutto inedita caratterizzata dalla forte accelerazione nei confronti della digitalizzazione.
Durante l’ultimo anno molte persone hanno iniziato ad usare i servizi digitali per la prima volta, tuttavia la vera novità è stata la necessità di questi utenti di attrezzarsi per utilizzare le proposte offerte da internet e dalle imprese che operano online.
Si tratta di un cambiamento radicale rispetto al passato, infatti tante persone non saranno intenzionate a tornare ai vecchi sistemi, ma al contrario potrebbero aumentare l’uso del web per soddisfare le proprie esigenze di consumo per l’acquisto di prodotti e servizi.
In questo scenario la crescita del mercato digitale dovrebbe essere meno sostenuta nel 2021, tuttavia secondo gli esperti rimarrà un fenomeno costante nei prossimi anni.
Quali sono i servizi online previsti in crescita nel 2021?
La maggiore propensione nei confronti dei servizi digitali potrebbe offrire nuove opportunità per molte aziende in diversi campi applicativi.
Nonostante la riapertura di casinò e sale da gioco, nei prossimi anni il settore del gambling online dovrebbe espandere ancora la sua quota rispetto all’off-line, con operatori come Betfair che stanno investendo sempre di più proprio sul rafforzamento delle soluzioni telematiche.
Secondo Casaleggio Associati, il 2021 dovrebbe essere invece l’anno di consolidamento per il settore e-commerce, mettendo a segno una crescita moderata dopo il boom del 2020 in occasione del lockdown e delle restrizioni alla circolazione.
Ovviamente i grandi operatori come Amazon ed eBay rimangono favoriti nel contesto attuale, tuttavia cresce anche l’attenzione alla qualità e ai servizi ibridi online/off-line, un trend che potrebbe avvantaggiare anche le piccole imprese.
Intanto continua l’incremento senza sosta del mercato delle app, strettamente legato all’impennata delle tecnologie mobili tra smartphone e dispositivi indossabili.
Soltanto l’App Store di Apple ha registrato ricavi record nel 2020, con un giro d’affari di 643 miliardi di dollari e un aumento del 24% rispetto al 2019 secondo le rilevazioni di Analysis Group.
Record nel primo trimestre anche per la vendita globale di smartphone, con un fatturato di oltre 100 miliardi di dollari per le analisi di Counterpoint Research, con il predominio di Apple e Samsung.
I settori che potrebbero essere penalizzati dalla riapertura post-Covid
Naturalmente non tutti i settori saranno beneficiati dalla riapertura post coronavirus, infatti ci sono alcuni ambiti che invece potrebbero essere penalizzati dal graduale ritorno alla normalità.
Uno di questi è quello dei servizi per aziende e professionisti come le teleconferenze di Zoom, con una richiesta letteralmente esplosa nel 2020, mentre nell’ottica di un progressivo ritorno al lavoro in ufficio queste imprese potrebbero registrare un calo del giro d’affari.
Lo stesso potrebbe valere per lo streaming, soprattutto tenendo conto delle prestazioni record messe a segno da colossi come Netflix e Amazon Prime Video lo scorso anno, superando ogni aspettativa in merito al numero di nuovi abbonati e alle ore di visione di contenuti all’interno delle rispettive piattaforme.
Non a caso i due giganti stanno investendo miliardi di dollari nel campo della produzione, per aumentare l’offerta ai clienti e confermare la posizione di mercato nonostante la riapertura delle sale cinematografiche.
Secondo gli esperti anche le aziende only digital potrebbero non crescere in modo sostenuto nel 2021, infatti l’attenzione degli utenti in questo momento è rivolta soprattutto nei confronti delle imprese con un business ibrido.
L’integrazione tra il mondo virtuale e quello fisico sembra essere la strategia vincente nel contesto odierno, un approccio che consente di usufruire da un lato dei vantaggi dell’online, tra cui prezzi competitivi e comodità d’acquisto, abbinando anche i benefici del rapporto diretto e dello shopping di prossimità.