competenze programmatore

Conoscere almeno un linguaggio di programmazione

Per iniziare la carriera di programmatore è essenziale padroneggiare almeno un linguaggio di programmazione. I più richiesti sono Java, Python, JavaScript, C++ e PHP. È importante studiare a fondo la sintassi, le librerie e i framework di almeno uno di questi linguaggi, in modo da poter scrivere codice pulito ed efficace. Inoltre, imparare un linguaggio aiuta a sviluppare il pensiero computazionale necessario per risolvere problemi in modo algoritmico. Se dovesse poi servire impararne un secondo non sarà un problema, perché la logica profonda della programmazione è già stata acquisita.

Saper utilizzare Git

Oltre a conoscere un linguaggio, è fondamentale sapere usare Git per il version control. Git consente di tenere traccia delle modifiche al codice nel tempo e di collaborare con altri programmatori. Capire come funzionano repository, commit, branch e merge è essenziale per lavorare in team. Una guida di riferimento è la guida Git fornita da Aulab.

Git va studiato sia nei concetti generali che nell’utilizzo pratico da riga di comando. Bisogna imparare comandi come init, add, commit, push, pull, checkout per interagire con un repository remoto. Un programmatore alle prime armi deve dimostrare di saper usare Git in modo efficace per il versioning e la collaborazione.

Avere basi di algoritmi e strutture dati

Un programmatore deve avere familiarità con gli algoritmi standard e le strutture dati, come array, liste, code, pile, alberi e grafi. Saper implementare algoritmi di ricerca, ordinamento e attraversamento di strutture dati è fondamentale per scrivere del software efficace. Anche conoscenze di complessità computazionale, ricorsione e programmazione dinamica sono utili.

Occorre studiare le strutture dati adatte per diversi casi d’uso e allo stesso tempo implementarle nel proprio linguaggio di programmazione. Inoltre, è importante capire come funzionano algoritmi classici come sorting (quicksort, mergesort), ricerca (binaria, DFS, BFS), perfezionarne l’implementazione e analizzarne le prestazioni. Queste basi algoritmiche sono essenziali per risolvere problemi in modo efficiente.

Conoscere i principi della programmazione orientata agli oggetti

La maggior parte dei linguaggi più usati è orientata agli oggetti. È quindi importante capire concetti come classi, oggetti, ereditarietà, polimorfismo, incapsulamento. Questi aiutano a strutturare il codice in modo flessibile e riutilizzabile. La POO è un paradigma fondamentale da apprendere.

Bisogna esercitarsi nella modellazione di domini in classi che interagiscono tra loro. Sfruttare l’ereditarietà tra classi per evitare duplicazione di codice. Usare il polimorfismo per scrivere codice flessibile che lavora con diversi tipi. Incapsulare dati e comportamenti per nascondere complessità. La POO richiede di pensare alla programmazione in modo strutturato.

Saper scrivere codice pulito e ben documentato

Scrivere codice comprensibile è cruciale. Bisogna seguire convenzioni di denominazione, formattazione, commenti. Il codice deve essere modulare, con responsabilità ben definite. Un programmatore junior deve dimostrare di saper applicare principi di clean code fin dall’inizio.

La leggibilità conta tanto quanto la funzionalità. I nomi di variabili, funzioni, classi devono essere descrittivi. Bisogna formattare bene il codice, usare commenti dove servono. Ridurre duplicazione e accoppiamento. Separare logiche di business dai dettagli implementativi. Fare refactoring quando necessario. Un buon programmatore scrive codice che altri possano capire e mantenere.

Saper interfacciarsi con stakeholder non tecnici

Gli sviluppatori interagiscono spesso con figure non tecniche come clienti, marketing, vendite. È importante saper comunicare con loro in modo chiaro, gestendo aspettative e individuando requisiti. Bisogna tradurre esigenze di business in soluzioni software con un linguaggio comprensibile.

Occorre dimostrare capacità di ascolto attivo e porsi in ottica di risoluzione dei problemi degli stakeholder. Spiegare opzioni tecniche in modo semplice. Definire insieme obiettivi misurabili e action plan. Un programmatore efficace sa relazionarsi con tutti i ruoli, non solo quelli tecnici.

Conoscere i principi di base dello sviluppo agile

Molti team utilizzano metodologie agili come Scrum. È importante comprenderne i valori di base: individui e interazioni più che processi, collaborazione col cliente, prontezza al cambiamento, ecc. Bisogna conoscere i ruoli, gli artefatti e le pratiche chiave di un processo agile.

Un programmatore agile è flessibile e iterativo. Pianifica e sviluppa per incrementi, non in batch. Si adatta ai cambi di requisiti. Lavora rispettando gli sprint e le pratiche del team.

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