defibrillatore

In determinate situazioni di emergenza che prevedono aritmie o interruzioni del ritmo cardiaco, il fattore tempo è importantissimo e un defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte.

Non è sufficiente però che le nuove normative stabiliscano la presenza di questo apparecchio nei luoghi pubblici, ma sarà fondamentale conoscere come è fatto e come funziona un defibrillatore al fine di saperlo utilizzare all’occorrenza. Di seguito andremo ad analizzare questi singoli aspetti.

Cos’è un defibrillatore

Il termine defibrillatore identifica uno strumento elettronico di piccole dimensioni che interviene sul cuore. È un dispositivo salvavita, dato che grazie al suo impiego sarà possibile salvaguardare l’integrità fisica di un soggetto, ripristinando il battito cardiaco.

Uno strumento che nella sua semplicità appare indispensabile, basta considerare che dopo un arresto cardiaco o in presenza di un’aritmia, maggiore è il tempo che passa senza che il battito sia ripristinato e più ampi sono i danni che si determineranno per il cuore e l’organismo.

Come è fatto un defibrillatore

Per comprendere quale sia la reale importanza di questo strumento e il meccanismo alla sua base, bisogna considerare come funziona il cuore umano. Il muscolo cardiaco ogni minuto si contrae grazie a un impulso elettrico involontario dalle 60 alle 80 volte in una situazione di riposo, irrorando di sangue il corpo, cervello e i relativi organi.

Nel caso in cui si verificano delle malattie o degli scompensi cardiaci, questo impulso viene meno con la conseguenza di procurare una fibrillazione ventricolare, con scompensi della normale attività cardiaca.

Un defibrillatore interviene nel regolarizzare questo stato, emettendo una scarica elettrica che crea uno shock negli impulsi, ripristinando le contrazioni regolari.

Ma come è fatto realmente il defibrillatore? Lo strumento prevede la presenza di un corpo centrale delle dimensioni di una piccola scatola circolare o di una valigetta, contenente una batteria e una pulsantiera che permetterà l’accensione, il rilevamento del battito e l’erogazione della scarica elettrica. Al corpo centrale, per mezzo di cavetti, sono collegati due elettrodi che trasmetteranno la corrente al corpo.

Una volta azionato il defibrillatore, in pochi secondi le batterie accumuleranno una carica elettrica utile, che verrà generata premendo il tasto di avvio e creando l’impulso necessario a interrompere lo scompenso cardiaco, oppure ripristinando il battito nel caso di un arresto completo del cuore.

attacco di cuore defibrillatore

Come utilizzare un defibrillatore

Il funzionamento di questo strumento è davvero semplice ed è stato reso molto intuitivo grazie ai diversi modelli presenti.

Nel momento in cui ci si trova con una situazione di emergenza, la prima cosa da fare è quella di contattare subito il 118 e nel frattempo posizionare l’apparecchio vicino alla persona e accenderlo.

A questo punto bisognerà collocare gli elettrodi sul petto nudo del paziente e collegarli ai fili che fuoriescono dallo strumento.

In base alla tipologia di modello la procedura per l’erogazione della defibrillazione segue delle regole diverse. Infatti, nelle versioni manuali, sarà l’operatore a valutare se sia il caso di utilizzare il defibrillatore erogando la scarica; mentre nel caso di defibrillatori semiautomatici DAE, è l’apparecchio a rilevare l’eventuale necessità di un intervento per regolarizzare il battito. Se vi è una fibrillazione ventricolare, si illuminerà la console centrale e sarà necessario premere il pulsante di avvio.

Infine, oggi sono disponibili anche defibrillatori DAE automatici, i quali non prevedono un bottone di avvio, ma una volta accesi e posizionati gli elettrodi, agiranno in maniera automatizzata generando l’impulso elettrico nel caso in cui è assente il battito o si è evidenziata un’irregolarità degli impulsi cardiaci.

Perché è importante l’utilizzo del defibrillatore

Conoscere come è fatto e come funziona un defibrillatore è importante per comprendere quali sono i vantaggi di questo apparecchio. Eccone alcuni:

  • strumento funzionale e pratico: i defibrillatori di oggi sono di piccole dimensioni e possono essere tenuti a casa, in ufficio o nei luoghi pubblici, senza occupare spazio e facilmente trasportabili;
  • utilizzo semplificato: i nuovi modelli DAE necessitano di un corso di base, ma possono essere utilizzati in caso di emergenza da chiunque;
  • intervento immediato: il defibrillatore permette di ripristinare il battito cardiaco evitando danni permanenti o la morte del soggetto, in attesa dell’arrivo del soccorso del 118.

Dunque, è fondamentale la presenza di un defibrillatore negli impianti sportivi dove si pratica attività professionistica o dilettantistica. Infatti, con il decreto del 26 giugno 2017, i Ministri della Salute e dello Sport hanno definito alcuni obblighi per tutte le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano in un impianto sportivo una delle 396 discipline sportive riconosciute dal Coni:

  • ogni impianto sportivo deve avere un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata;
  • deve essere presente durante le gare una persona formata all’utilizzo del defibrillatore.

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