database relazionale

Cos’è un DataBase

DataBase, che in italiano, viene spesso tradotto con “base di dati“, è un sistema molto complesso che analizza ed organizza dati attraverso l’utilizzo di un software specifico; il DataBase Management System (DBMS).

Un DB, quindi, memorizza una grande quantità di dati diversi che vengono prima organizzati in modo opportuno; in quelli relazionali tale organizzazione viene effettuata tramite l’uso di tabelle in relazione tra di loro.

Il sistema DBMS è come se facesse da intermediario tra l’utente e i dati che utilizza. Essi infatti, non sono visualizzati così come sono effettivamente salvati ed organizzati, cioè la loro memorizzazione fisica, bensì all’utente arriva solamente la loro rappresentazione logica. Il software in questione permette che l’accesso alle applicazioni da parte dell’utente avvenga attraverso uno schema concettuale che può essere facilmente compreso; permette lo scambio di dati da un’applicazione all’altra ed infine assicura la sicurezza e l’integrità dei dati da esso contenuti.

Il DataBase relazionale

A seconda dei dati che vengono rappresentati, si distinguono diversi tipi di DB. I primi tipi idealizzati furono il modello gerarchico e quello reticolato. Il primo è costituito da insieme di dati che ne comprendono altri; la struttura finale è un albero di insieme di dati.

Il secondo tipo nasce come sviluppo del primo, e segue in meccanismo molto simile. Lo schema finale è una rete di insieme di dati. Il DB ad oggetti, invece, è costituito da classi di dati; gli oggetti contengono sia i dati, sia le azioni, le operazioni, che devono essere effettuate su tali dati.

Quello più utilizzato ad oggi è quello relazionale, proposto inizialmente da nel 1970 da Edgar F. Codd. Con la realizzazione del primo prototipo di DataBase relazionale, viene sviluppato anche un nuovo linguaggio di interrogazione dei DB: SQL.

Per capire al meglio come utilizzare un simile linguaggio informatico, ed imparare a strutturare un DataBase relazionale, si può seguire un corso SQL, il quale offre esempi pratici sul funzionamento dell’SQL e le basi per creare le principali query per lavorare all’interno di un DB.

Structured Query Language

La fortuna di questo modello di DataBase è dovuto sia alla solida base teorica che lo contraddistingue, sia per il fatto che offre un modo piuttosto semplice ed efficace di manipolare anche più dati contemporaneamente.

Il DataBase relazionale è costituito da una o più tabelle bidimensionali che entrano in relazione tra loro, per l’appunto. Le tabelle sono quindi formate da righe e da colonne, chiamate record e field, (oppure tulpe ed attributi); le prime indicano l’entità interessanti per il DB, le seconde ne specificano le caratteristiche. Per distinguere un record dall’altro si usa la chiave primaria, cioè l’insieme dei field, attributi, che identificano in modo specifico quel determinato record.

Per organizzare, cancellare, modificare e per interrogare un BataBase relazionale si utilizza l’SQL, un tipo di linguaggio per DBMS standardizzato.

Interrogare un DB relazionale con SQL

SELECT è l’istruzione di SQL che permette di estrarre dal DB tutte le informazioni delle quali si ha bisogno.

Le clausole obbligatorie e fondamentali di tale istruzione sono SELECT e FROM. La prima è detta clausola di proiezione e stabilisce quelli colonne devono essere portate fino alla fine del processo. La clausola FROM è invece detta clausola di selezione, ed indica quale/i sono le tabelle utili dalle quali estrapolare i dati.

WHERE e ORDER BY possono anche non essere presenti quando si interroga un DB con SQL. La prima è il filtro, stabilisce cioè quali righe della tabella devono essere prese in esame.

Se WHERE non è presente significa che tutte le righe verranno prese in considerazione. ORDER BY invece stabilisce in che ordine disporre le informazioni finali; in sua assenza, di solito le righe vengono riportate così come vengono trovate nella tabella, senza uno specifico ordine definito.

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